venerdì 7 dicembre 2007

Gli incapienti, la casta e la brioche di Maria Antonietta

Gli incapienti, la casta e la brioche di Maria Antonietta
di Mimmo Loiero


Si narra che Maria Antonietta regina di Francia detta anche Madame Deficit per la sua attitudine allo sperpero, avvisata che a Parigi i popolo protestava perché mancava il pane rispondesse: "qu'ils mangent de la brioche" Si dice pure che la corte dello zar fosse impegnata in defatiganti balli di gala allo scoppio della rivoluzione russa, durante "i dieci giorni che sconvolsero il mondo". Più recentemente il segretario del PSI Bettino Craxi non aveva assolutamente alcun presentimento la sera che uscendo dall'hotel Raphael dovette scappare inseguito da una pioggia di monetine.
Decisamente il potere fa tanto venire le fette di salame davanti agli occhi che i potenti di turno non riescono minimamente a sentire il vento che cambia, l'avvicinarsi della bufera.
E' quello che probabilmente sta avvenendo ai giorni nostri.
L'Italia della seconda repubblica fa acqua da tutte le parti. Decisamente non riesce a reggere il confronto con l'economia globale e con l'Europa.
Non riesce sul piano produttivo perché rischia di rimanere sommersa e sconvolta da un sunami di prodotti: giocattoli, vestiti, prodotti industriali, hardware, software, scarpe perfino e alta moda. Tutto oramai viene dall'est mentre nelle nostre fabbriche gli impianti arruginiscono.
Ma non riesce neanche sul piano sociale a far fronte, per esempio, con dignità e perizia alla invasione delle braccia e delle pance vuote che arriva dall'est e dal continente nero. Si dice che gli immigrati fanno i lavori che gli Italiani non vogliono più fare.
La situazione è molto più complessa.
Gli immigrati in Italia, soprattutto al sud, sono una nuova numerosa e disponibile classe servile che rende antieconomica ed inutile una strutturazione moderna di servizi sociali per gli anziani, i bambini, i malati la famiglia in generale; invece di costruire case di riposo moderne, invece di asili nido, invece di battersi per un welfare all'altezza dell'europa, si assumono badanti, domestiche, serve spesso in nero. Gli immigrati sono anche i nuovi schiavi. Soprattutto al sud. Nelle pianure pugliesi, negli aziende di produzione ortofrutticola del napoletano, negli agrumeti della Piana di Gioia come nelle piantagioni siciliane, i nuovi schiavi la mattina si mettono in fila nelle piazze dei paesi per vendere le braccia per compensi da fame, senza casa per abitare, senza servizi igienici, in nero senza assicurazioni e addirittura senza identità perché i documenti vengono ritirati dai padroni e restituiti solo a fine tratta. Molto peggio che negli anni bui del caporalato e del latifondo. E' vero gli Italiani, i meridionali, i calabresi, i siciliani, non sono più disposti a fare questi lavori. Soprattutto a queste condizioni e magari con una laurea in tasca. Per questo vanno via, emigrano a Milano o a Dublino, nei call center o nelle birrerie e nei pubs perché un lavoro precario è comunque meglio di un non lavoro o della guerra tra poveri.
L'Italia della seconda repubblica non regge il confronto soprattutto con la necessità di innovare investire energie e risorse sull'ambiente, nella protezione e valorizzazione dell'immenso patrimonio ambientale artistico e culturale che sta andando in rovina. Napoli e la Campania divorata dai rifiuti e dalla sporcizia, i trecento chilometri di costa calabresi infettati e minacciati dai rifiuti tossici buttati a mare e dai depuratori che non ci sono nonostante i miliardi spesi, la Sicilia soprattutto nel catanese con un inquinamento industriale da petrolio e prodotti chimici.
L'Italia della seconda repubblica, l'Italia del capitale sta implodendo, sta divorando se stessa. I mercati finanziari in questi anni sono stati drogati dalle finte privatizzazioni, dai titoli fasulli, dai "nuovi" prodotti finanziari, dalla finanza creativa, dalle grandi opere mai realizzate e spesso irrealizzabili, dalle operazioni di fusione, dalle cordate e dalle opa... lle mirabolanti di furbi e furbetti di quartiere e di metropoli. I denari sono fuggiti via dalle aziende per collocarsi sulla pura speculazione finanziaria e oggi su una speculazione edilizia che pende sul futuro degli italiani come una spada di damocle.
Della crisi politica è meglio non parlare. Il ceto dirigente, non solo politico, italiano è stato chiamato casta. Ce ne erano tutte le ragioni. Ma ancora non sono molto chiare tutte le implicazioni di questa definizione che ha avuto tanto successo proprio perché puntuale e precisa. Una casta esiste solo se la società è organizzata in un sistema di caste. E quindi alla casta dei detentori di potere, privilegi, lussi e remunerazioni da nababbi, in Italia oggi si affianca una casta di intoccabili i diseredati totali, quelli che con una parola orribile vengono definiti incapienti i poveri poveri, esclusi da tutto senza redditi, senza certezze, senza dignità. Le anime morte del terzo millennio. Accanto a questa, un'altra casta quella che una volta si chiamava classe media, in Italia debolissima, oggi con la sindrome del tasso variabile, che vive nel terrore di perdere la casa, perdere il lavoro, precipitare tra gli incapienti.
Di fronte a questo quadro non proprio a colori pastello, cosa fanno i nostri potentucci?
Riempiono i talck-shows televisivi, i giornaletti rosa e spesso le pagine di cronaca nera con le loro vanitoserie private e dei loro squallidi delitti pubblici: delle corruttele, dei ladrocini. delle strafottenze, delle arroganze. Mobilitano parabole, antenne, pennivendoli, sentenze e palinsesti per far fuori i loro nemici. Ieri Biagi, Travaglio, Colombo, Luttazzie e Santoro, oggi Demagistris, Beppe Grillo, la Forleo e di nuovo Luttazzi e di nuovo Santoro.
Ma, bisogna ammetterlo, quando è ora di governare e legiferare, governano e legiferano.
Come l'asssessore all'ambiente del comune di Napoli che ha emanato un editto, diffuso in prime time, per vietare il fumo nei parchi pubblici. A Napoli. Con la mondezza che ti arriva alla gola. A Napoli con le camorre che ammazzano e la corruzione politica che vende pure i posti-letto in ospedale... A Napoli chi fuma, nel parco, avvelena anche te!
Come l'assessore Adamo in Calabria che l'altro giorno ha inaugurato l'ennesimo portale turistico pagato (pare un milioneemezzo di euro roba da far morire di rabbia tutti i web master calabresi che, tutti insieme, un milioeemezzo di euro non li guadagnano in tutta la vita). Il tutto dopo che la regione aveva mollato il Piano telematico regionale che aveva visto uno sperpero oscuro multimiliardario di soldi pubblici in cui è rimasta implicata Bruna Bossio moglie dello stesso assessore sperpero collegato all'inchiesta Whai not avocata al magistrato de Magistris.
Come il segretario UDC Cesa che, indagato pure lui per questioni legate ai depuratori calabresi (avocata a De Magistris), nei confronti di un suo deputato (onorevole si fa per dire Cosimo Mele) preso con le mani nella marmellata (pardon coca e allegre puttane), invece di calci in culo, invocava una nuova indennità per tutti i parlamentari che il duro lavoro costringeva a rapporti sessuali pagati e costosi (è andata proprio così, non è una barzelletta!!!).
Certo non vogliamo fare di ogni erba un fascio! Gli altri...
In questi giorni di grandi manovre, gli altri ( parlamentari di sinistra in testa ) hanno in testa la crisi di governo. Vogliono buttare di nuovo a mare il governo Prodi. Per fare cosa? Non lo dicono perché non lo sanno. Non hanno nessuna soluzione migliore da proporre. Soprattutto per quanto riguarda gli interessi di ciò che dicono di difendere. I salari degli operai. Deja vu. Anni fa suicidarono un altro governo Prodi e i salari degli operai raggiunsero un record. I più bassi d'Europa. Gli operai erano contentissimi perché avevano anche un altro record quello del maggior numero di incedenti sul lavoro. Anche tutti gli Italiani erano contenti. In TV tutto andava benissimo. Soprattutto i conti di Mediaset. Si sa. Quello che non accade in TV, non accade. I più contenti di tutti erano proprio loro i cosi rossi. Berlusconi un bel regalo glielo aveva fatto. Una legge elettorale che ha tolto agli Italiani il diritto di voto. Evviva!!! Liste bloccate!. Un vero sballo, innovazione rivoluzionaria! Come nella Russia. Di Brezniev.

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